Nuoto, Pellegrini a tutto gas: Italia argento nella 4x200 sl

Una prestazione mostruosa di Federica Pellegrini ha regalato l'argento all'Italia nella staffetta 4x200 stile libero ai mondiali di nuoto di Kazan. Un risultato storico, visto che in questa specialità le azzurre non erano mai andate a podio in un mondiale. Solo gli Stati Uniti dell'imprendibile Katie Ledecky davanti al quartetto composto, oltre che dalla Pellegrini, da Alice Mizzau, Erica Musso e Chiara Masini Luccetti. C'è anche un po' di San Marino in questo splendido risultato: l'allenatore della Mizzau è infatti Max Di Mito, commissario tecnico della nazionale di nuoto sammarinese. Una medaglia tutt'altro che scontata quella conquistata dalle azzurre. Anzi, a metà gara persino il bronzo sembrava un'utopia, con la debuttante Musso scivolata al settimo posto dopo aver raccolto il testimone dalla Mizzau, quarta dopo la prima frazione. La rimonta inizia con l'ingresso in acqua della Masini Luccetti, che risale fino alla quinta posizione prima di lasciare il posto alla Pellegrini nell'ultima frazione. L'entrata in scena del capitano azzurro e della Ledecky fa saltare il banco in una gara sin lì dominata dalla Svezia. L'americana parte dalla seconda posizione e, come prevedibile, ci mette un attimo a portarsi in testa e a blindare l'oro. Ancora più spettacolare la risalita della Pellegrini, che monta il turbo e infila, nell'ordine, Gran Bretagna, Cina e Svezia, con le scandinave che all'ultimo perdono pure il terzo posto a favore delle asiatiche.
Alla Pellegrini manca solo la staffetta mista per chiudere quello che probabilmente è il suo ultimo mondiale. Nove medaglie, di cui quattro ori, in sette partecipazioni, questo il biglietto da visita di un'atleta che, per continuità e risultati, è considerata una delle migliori di sempre nei 200 stile libero.
Delude invece la 4x200 maschile, con Magnini e compagni che chiudono tredicesimi e rimangono fuori sia dalla finale mondiale che dalle prossime Olimpiadi di Rio. Sempre tra gli uomini, Marco Orsi si è qualificato per la semifinale dei 50 metri stile libero, dalla quale è invece rimasto fuori Luca Dotto.
Ha suscitato curiosità e polemiche la partecipazione ai 50 farfalla donne di Alzain Tareq, atleta del Bahrain di soli dieci anni. La Tareq è arrivata ultima nella sua batteria, ma ha comunque strappato un applauso alla Kazan Arena.
Tornando agli azzurri, nella pallanuoto dopo il Setterosa esce in semifinale anche il Settebello, battuto 10 a 6 dalla Serbia. Gli azzurri, che nei quarti avevano eliminato i campioni del mondo dell'Ungheria, partono molli e chiudono un primo tempo terribile sull'8 a 2 per gli avversari. Meglio nella ripresa gli uomini di Campagna, che limitano i danni salvando almeno l'onore. Alle squadre azzurre non resta che andare a caccia del bronzo: il Settebello si giocherà la terza piazza con la Grecia, già affrontata nei gironi, mentre il Setterosa se la vedrà con l'Australia.

I più letti della settimana:

Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy.
Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy