Olimpiadi 2020: è lotta tra Istanbul, Madrid e Tokyo
Ana Botella - sindaco della capitale spagnola - sottolinea come la candidatura di Madrid è un progetto spagnolo, nazionale, di tutti; basato sull'efficienza, la semplicità e intelligenza di gestione. Le fa eco il Ministro allo Sport iberico Josè Ignacio Wert: “Si tratta di qualcosa di più importante del semplice contributo per lo sviluppo economico, è lo spirito di risalita che si diffonde in una città olimpica”.
Il sindaco di Istanbul Kadir Topbas ha presentato ieri la candidatura al Comitato Olimpico Internazionale. Nella conferenza stampa di Losanna il sindaco ha enfatizzato il livello mai visto di investitori che ha permesso alla città turca di concepire una candidatura allineata allo sviluppo a lungo termine della città e del paese. Un momento storico per la nazione turca: Istanbul 2020 è infatti la prima candidatura turca per un evento sportivo ufficialmente lanciato dal primo ministro.
La terza concorrente, extraeuropea, è il Giappone, con Tokyo. A Losanna, per la causa nipponica, erano presenti Masato Mizuno, direttore gestionale del Comitato promotore, e Homare Sawa, una delle stelle del calcio femminile mondiale. Un piano riassuntivo di 14 categorie, comprendente una visione generale sui Giochi, gli impianti, le finanze e la sicurezza.
Un'Olimpiade compatta, quella proposta da Tokyo, con tutti gli eventi che si svolgeranno a breve distanza. Si pensa di utilizzare la Stadio Nazionale costruito per le Olimpiadi del '64 come luogo degli incontri principali, investendo quasi un milione e mezzo di dollari per il rinnovamento e un aumento di capacità di 25.000 posti a sedere.
La corsa a tre è partita, l'arrivo è fissato a Buenos Aires il 7 settembre 2013, quando il Comitato Olimpico Internazionale svelerà la città ospitante la XXXII Olimpiade.
Luca Pelliccioni