Ci risiamo. È scattato di nuovo il countdown, manca un anno esatto, 365 giorni, alle Olimpiadi di Tokio 2020, o meglio 2021. Il 24 luglio di quest'anno si sarebbe dovuta tenere la cerimonia d'apertura. Poi il Covid-19 ha stravolto le cose. Tutto rinviato di un anno, al 23 luglio 2021.
Ori, argenti, bronzi, sorrisi, lacrime, rabbia. Anni di duro lavoro per essere lì a difendere la bandiera del proprio paese. Per il presidente del Cio, Thomas Bach, i Giochi del 2021 saranno il simbolo di speranza per la battaglia mondiale al Coronavirus. “Sarà il grande ritorno dello sport sulla scena internazionale e ci stiamo preparando per questo - nell'anno che ci resta - a rendere questi giochi olimpici un vero e proprio festival di speranza, di resilienza e di solidarietà”, ha detto Bach intervistato nella Casa olimpica di Losanna.
Correva l'anno 1964 quando Tokio ospitò i Giochi della 28esima olimpiade, che segnarono la rinascita del Sol Levante dopo il dramma e le atrocità della II Guerra Mondiale. Adesso, 57 anni dopo, il Giappone è pronto a raccogliere di nuovo il testimone, dopo un 2020 altrettanto funesto che finirà negli annali.
La fiamma del braciere olimpico resterà accesa per i prossimi 12 mesi, così come la speranza di debellare definitivamente il virus.
E allora non ci resta che rimettere gli orologi e far ripartire il countdown per tornare tutti a sognare per e con lo sport. San Marino compreso con le certezze di Alessandra Perilli, nel tiro a volo, e Myles Amine Mularoni nella lotta.