Il dovere di ricordare Marco 2 anni dopo. Ricordare il campione irripetibile di un ciclismo di altri tempi. Ricordare l’uomo solo, l’eroe coraggioso e vulnerabile di un’epopea destinata, purtroppo, a diventare tragica. Italia e Romagna non hanno dimenticato il Pirata, tante le iniziative che in questi giorni celebrano la memoria del campione. In mattinata di buon ora erano già in tantissimi davanti alla tomba di Marco nel cimitero di Cesenatico. Sono soprattutto cicloamatori che celebrano il campione nel modo che egli stesso avrebbe più apprezzato. In bicicletta. A questi si sono aggiunti più tardi i 400 partecipanti alla pedalata 'Amici di Marco'. Sono partiti da Cervia, hanno formato un lungo serpentone di bandane gialle e nere sulle strade del Pirata, nel nome del Pirata. Davanti alla lapide è stata una processione silenziosa, rispettosa, c'erano i genitori, la sorella, i tifosi del club, tanta gente che ha voluto e vuole bene al campione.
L’omaggio è proseguito in piazza Marconi dove la statua di Marco aspetta ancora di portare il suo nome. Una lunga querelle, c’entra una vecchissima legge applicata dal prefetto di Forlì e forse anche dell’altro. Alla fine, tutti ne sono certi, prevarrà il buonsenso. Ultima tappa della pedalata verso l’abitazione di Sala. Papà Paolo e mamma Tonina hanno ringraziato commossi i partecipanti. Nel pomeriggio l’omaggio a Marco è proseguito poi con una messa in suffragio nella chiesa di San Giacomo Apostolo.
L’omaggio è proseguito in piazza Marconi dove la statua di Marco aspetta ancora di portare il suo nome. Una lunga querelle, c’entra una vecchissima legge applicata dal prefetto di Forlì e forse anche dell’altro. Alla fine, tutti ne sono certi, prevarrà il buonsenso. Ultima tappa della pedalata verso l’abitazione di Sala. Papà Paolo e mamma Tonina hanno ringraziato commossi i partecipanti. Nel pomeriggio l’omaggio a Marco è proseguito poi con una messa in suffragio nella chiesa di San Giacomo Apostolo.
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