Ora al San Marino serve un miracolo

Un anno di grandi sofferenze, risultato: quando mancano tre giornate alla fine della regular season, al San Marino serve un miracolo per salvarsi direttamente. Domenica a Poggibonsi si decide il destino di una squadra qualitativamente più attrezzata rispetto alla classifica che ha. La realtà è una posizione tremendamente preoccupante e il pareggio di domenica con la Cisco suona quasi come una condanna. Il San Marino non è una formazione costruita per indossare la mimetica e i ricorsi storici dicono che le code extra campionato non sono mai state amiche dei biancoazzurri che devono a tutti i costi invertire la tendenza. Se c’è anche una sola possibilità di salvarsi passando dalla porta principale occorre sfruttarla.
Vincere aiuta a vincere. Sarebbe un macroscopico errore giocare le prossime tre partite come fossero preparazione ai due scontri, andate e ritorno, playout.
In casa dell’ex allenatore Francesco Buglio, Tosi non avrà a sua disposizione Gigi Grassi, ieri autentico trascinatore e lasciato inopportunamente in panchina, l’ammonizione da lui rimediata lo costringerà a saltare la gara che vale una stagione. 5 punti sui 15 a disposizione conquistati dal nuovo tecnico del San Marino è evidente che la scossa che la società auspicava non c’è stata, ora però a disposizione del tecnico livornese ci sono ancora tre partite o cinque per salvare il salvabile. In 10 anni il San Marino non è mai stato così vicino al baratro.

Lorenzo Giardi

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