La Pallacanestro Titano cede 53-43 a Bertinoro e retrocede in Silver

Buonanotte e sogni che sono tutto ciò che resta d'oro, perché la triste realtà è l'argento. La Pallacanestro Titano saluta la C Gold e retrocede nella Silver, cedendo 53-43 al Gaetano Scirea Bertinoro nell'ultima partita del gironcino playout. Sul neutro di Castel Guelfo che neutro di fatto non è, perché i tifosi dello Scirea sono tanti e rumorossimi per tutti i 40'. A sentenziare la caduta sono le mani, un tempo amiche, del play Giacomo Frigoli:25 punti, quasi la metà di quelli di una squadra che, in doppia cifra, ha solo lui.

L'ex Titano è l'unico a distinguersi in un match con punteggio da minibasket e percentuali imbarazzanti. 12/31 da due e 2/19 da tre quelle della Titano, arrivata con pochissima benzina nel momento clou della stagione. Stagione assurda, perché i biancazzurri sono rimasti in corsa per i playoff fino all'ultima giornata. E assurda pure la formula, che non prevede nessun cuscinetto tra chi lotta per salire e chi combatte per non scendere. La Titano comunque si è buttata via, perché era la seconda del lotto playout e contro San Lazzaro ha sputato in faccia alla salvezza con un doppio suicidio in Gara 2 e 3, dominate eppur perse.

Poi Modena – 2 punti in tutta la regular season ma battuta solo ai supplementari – e la fatale caduta con Bertinoro, sulla carta inferiore ma molto più convinta di potercela fare. A cominciare dal 10-0 iniziale, compensato da un 7-0 Titano con 5 punti di Aglio, che nel primo quarto ne mette 8 su 12 totali. San Marino meglio a rimbalzo ma con troppa paura di prendersi tiri apparentemente semplici, sostituiti da penetrazioni spesso fini a sé stesse.

Così, a parte un paio di possessi di vantaggio nel terzo quarto, i Titans sono sempre sotto. Bracci – 9+9 rimbalzi – cancella l'ultimo pareggio con un 2/2 dalla lunetta a 30° scaduto, e al rientro Frigoli infila il 7-0 che sotterra ogni speranza. Nell'ultima frazione ci sono solo un libero di Gamberini e due punti di Aglio, insomma è resa incondizionata. Bertinoro fa poco meglio – 11-3 il misero parziale – ma basta e avanza: i due Solfrizzi – Emiliano ed Enrico - blindano il successo, così gli ultimi 15”, quelli seguenti la tripla mancata da Grassi, nemmeno si giocano. La Titano dà l'addio alla Gold e s'accomoda in Silver, e visto come è andata parlare di qualche rimpianto è a dir poco un eufemismo.

RM

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