Difesa a mille e contropiede. L’avesse fatto per tutta la partita, la Pallacanestro Titano avrebbe centrato l’impresa contro Budrio. I bolognesi dimostrano per tre quarti di valere il secondo posto e la B2; contro la zona i sammarinesi non ce la fanno proprio a buttarla dentro.
Dall’altra parte, invece, Budrio trova facili conclusioni da fuori e in penetrazione, non concedendo mai la possibilità ai Titani di aprirsi in contropiede. Al riposo, gli emiliani sono sopra di 21 con Tassi che ha già scritto 16 su referto. Nel terzo quarto, il margine arriva addirittura a +28. Per la Pallacanestro Titano sembrano passare davvero i titoli di coda, ma la parola “fine” nel basket si può scrivere solo sulla sirena.
Nell’ultimo periodo Budrio comincia molle in attacco, San Marino pressa a tutto campo e vola sui 28. La trance agonistica di Rossini e compagni riduce il gap a soli 4 punti con ancora tre minuti da giocare. La stanchezza e alcuni possessi sprecati ingenuamente fermano i biancazzurri ad un passo dall’impresa.
Il finale a Serravalle è 76 a 69 per Budrio. Una sconfitta che ci può stare, peccato solo avere concesso tre quarti ad una squadra che non aveva davvero bisogno di regali.
Dall’altra parte, invece, Budrio trova facili conclusioni da fuori e in penetrazione, non concedendo mai la possibilità ai Titani di aprirsi in contropiede. Al riposo, gli emiliani sono sopra di 21 con Tassi che ha già scritto 16 su referto. Nel terzo quarto, il margine arriva addirittura a +28. Per la Pallacanestro Titano sembrano passare davvero i titoli di coda, ma la parola “fine” nel basket si può scrivere solo sulla sirena.
Nell’ultimo periodo Budrio comincia molle in attacco, San Marino pressa a tutto campo e vola sui 28. La trance agonistica di Rossini e compagni riduce il gap a soli 4 punti con ancora tre minuti da giocare. La stanchezza e alcuni possessi sprecati ingenuamente fermano i biancazzurri ad un passo dall’impresa.
Il finale a Serravalle è 76 a 69 per Budrio. Una sconfitta che ci può stare, peccato solo avere concesso tre quarti ad una squadra che non aveva davvero bisogno di regali.
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