Pronta ad un mesto ritorno in patria dopo un'edizione, la seconda consecutiva da pomodori, l'Italia trova un salvagente nell'ultimo giorno utile. Lo trova in Antonella Palmisano nella 20 km di marcia. La tarantina vince il bronzo che vuol dire finalmente podio dopo il quinto posto a Pechino e il doloroso quarto di Rio. Una gara da protagonista quella dell'azzurra che ha frantumato il suo personale abbassandolo di 1'15'', nonostante un calo nel finale che avrebbe finito per servirle l'ennesima beffa. Invece questa volta è andata bene. Perchè la cinese Xiuzhi Lyu è stata fermata nei pressi del traguardo per squalifica quando stava per tagliarlo al terzo posto. Irrigidita di gambe e di braccia, la Palmisano ha sofferto nell'ultimo giro ma ha tenuto duro ed è stata premiata. Lei che ha condotto a lungo in testa al gruppo staccando un drappello dei 6 atlete dal resto della compagnia. Ricuce sempre lei i tentativi di mettersi in proprio ora dell'una e ora dell'altra e quando al diciassettesimo chilometro il ritmo si impenna, la tarantina paga. Davanti le cinesi si dimenano al limite del regolamento. Jiayu Yang vince l'oro, la Lyu finisce squalificata a pochi metri dalla gloria. E così la Palmisano si trova terza a 18'' dall'oro e 17'' dall'argento. Le altre sono Eleonora Giorgi, quattordicesima, e Valentina Trapletti, quindicesima. Nella 50 km maschile altro dei pochissimi sorrisi di Casa Italia: Marco De Luca, con una gara tutta in rimonta e dominata dal francese Diniz è nono.
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