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Pancalli: "Calcio fermo, in attesa di seri provvedimenti"

4 feb 2007
Gli scontri a Catania
Gli scontri a Catania
Tutti fermi, fino ai funerali dell’ispettore Raciti. Delinquenti 1 -Calcio 0, tanto perché è domenica e così almeno possiamo dare un risultato. Delinquenti in senso stretto, perché dalla prime indagini della procura di Catania emergerebbero collegamenti tra l’omicidio dell’ispettore Raciti e la criminalità organizzata.
Si indaga sui rapporti tra mafia e ultras, per scoprire se e come alcuni tifosi, clienti abituali della criminalità organizzata nell’acquisto di stupefacenti e armi, possano muovere e muoversi anche per conto delle organizzazioni stesse.
Tesi agghiacciante, al punto da volerla considerare ancora ipotesi.
"Il calcio è fermo sine die, almeno fino a quando non saranno presi provvedimenti seri" - ha detto il Commissario Straordinario della Figc Luca Pancalli, che ha illustrato alla giunta del Coni le ipotesi che verranno formulate domani mattina a Palazzo Chigi. Un tavolo al quale rivendica la sua presenza anche la Lega Calcio. Lo fa per bocca del presidente Matarrese, che ammonisce: “No agli stadi chiusi, no ai provvedimenti generalizzato. Il calcio è fatto da imprenditori che investono e devono avere un ritorno”.
Al momento, e nell’attesa del vertice di domani, l’ipotesi più accreditata è quella ripartire tra due settimane, con due giornate a porte chiuse. "E si giocherà – ha chiarito Petrucci - solo negli stadi a norma".
Sospese le deroghe, ma sarà interessante capire fino a che punto. Visto che, decreto Pisanu alla mano, solo il Friuli di Udine risponde in toto ai requisti di legge. E nel momento straordinario arriva anche la proroga al mandato di Luca Pancalli. Non è tempo di parlare di elezioni. Riflettori su Palazzo Chigi. Domani, il vertice e si profila il tanto invocato modello inglese.
Bisogna fare presto e bene: la domenica senza pallone resta un inutile raccordo tra sabato e lunedì.

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