Paolo De Chiesa: "Abbiamo campioni eccezionali, ma non sono eterni. dietro c'è veramente poco"
Nel week end torna la Coppa del Mondo. Lo sci alpino italiano oggi si affida a campionati consolidati, ma per il futuro non c'è ricambio.
Le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina sono già all'orizzonte. Il 6 febbraio 2026 la cerimonia d'apertura allo Stadio Meazza. Tra 15 mesi l'Italia dello sci alpino è chiamata ad essere protagonista nelle olimpiadi di casa. Il progetto azzurro passa in questo momento per diverse conferme. Tra queste c'è Federica Brignone, che ha aperto la nuova stagione con un successo in slalom gigante a Solden. Nel week la Coppa del mondo riparte dalla Finlandia con con lo slalom speciale.
"La nostra federazione è coperta dei risultati di questi campionissimi - ha detto Paolo De Chiesa - che sarebbero stati i campioni da qualsiasi altra parte, cioè sono dei campioni che nascono campioni. Cioè, parliamo di Federica Brignone, una fuoriclasse. Federica Brignone, beh, l'abbiamo visto in questi anni. Abbiamo Sofia Goggia, la stessa Marta Bassino, campionessa del mondo. La Curtoni adesso si è fatta male, ma anche lei è sempre tra le prime. In campo maschile abbiamo avuto, abbiamo ancora Paris, perché l'abbiamo ritrovato dopo che sembrava perdersi a fine carriera. Invece è arrivato terzo, quindi ha battuto un colpo bello forte, c'è ancora Paris. Ecco, diciamo, questi sono i grandi nomi, che fanno scalpore per i loro risultati. Purtroppo dietro c'è veramente poco, c'è veramente poco. Parlo di giovani, no, non parlo di atleti affermati come De Aliprandini, che sono tra i primi dieci del mondo, bravi, ma la gente mi chiede e si chiede alle Olimpiadi come andrà? E intanto speriamo che questi big che ho citato siano in forma e siano presenti alle Olimpiadi, perché da un anno all'altro le cose possono cambiare. Ma soprattutto se questi giovani non usciranno da qualche cilindro, quest'anno sarà difficile vedere le novità brillare alle Olimpiadi e questo è il problema. Poi in futuro tutto potrà cambiare, ci sarà un altro ciclo di fenomeni, questo non si sa. Però adesso l'obiettivo è, in questi termini temporali ci sono Olimpiadi e vorremmo tutti che ci fosse qualche novità in questo grande evento italiano, l'Olimpiade di Milano-Cortina. Però per adesso di segnali in questo senso se ne vedono ben pochi e quindi questo preoccupa soprattutto per il futuro, perché questi campionissimi che abbiamo, che sono eccezionali, non sono eterni".
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