Lo sport abbraccia la fede e si regala l'emozione più grande a fine 2012. Sono i quarantanove medagliati a prendere l'abbraccio del Papa dopo l'udienza privata. Un'occasione per gli uomini, prima che per gli atleti, un momento spirituale altissimo che -dice il Presidente Petrucci- ci porteremo dentro tutta la vita. Le parole di Benedetto XVI rilanciano la funzione sociale dei campioni dello sport. “Contribuite -ha chiesto il Papa- a diffondere risposte sul senso della vita. La Chiesa si interessa di sport perchè lo crede palestra di umanità. E le medaglie da alloro personale diventano veicolo di valori come lealtà, rispetto, altruismo e gioia.
Il Coni, primo del mondo a portare un sacerdote dentro il villaggio olimpico e affidare le coscienze delle atleti ad un padre spirituale, ha inteso chiudere così con un momento altissimo un 2012 straordinario. Nel giorno della mente specchio dell'anima dal Presidente Petrucci una specie di confessione ad alta voce con il suo “chiediamo scusa per qualche pagina non edificante”. L'accenno al doping, inganno e frode sportiva. Il sorriso del Papa di comprensione e l'incoraggiamento a non lasciare solo chi ha sbagliato.
Roberto Chiesa
Il Coni, primo del mondo a portare un sacerdote dentro il villaggio olimpico e affidare le coscienze delle atleti ad un padre spirituale, ha inteso chiudere così con un momento altissimo un 2012 straordinario. Nel giorno della mente specchio dell'anima dal Presidente Petrucci una specie di confessione ad alta voce con il suo “chiediamo scusa per qualche pagina non edificante”. L'accenno al doping, inganno e frode sportiva. Il sorriso del Papa di comprensione e l'incoraggiamento a non lasciare solo chi ha sbagliato.
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