Già uomo-copertina della spedizione azzurra alle Paralimpiadi, Giacomo Bertagnolli fa un ulteriore passo verso la storia. Dopo il bronzo nella discesa libera e l'argento nel superG, il 19enne trentino fa en plein con l'oro nello slalom gigante categoria ipovedenti. L'Italia ritrova il successo 8 anni dopo Francesca Porcellato – prima nello sci di fondo a Vancouver 2010 – scongiurando così lo 0 in casella di Sochi.
Accompagnato dal solito Fabrizio Casal, Bertagnolli non si limita a vincere, domina: al termine della prima manche ha ben 3' 19 di vantaggio sullo slovacco Miroslav Haraus, già battuto nel superG. Haraus che nella seconda manche scivola giù dal podio virtuale, superato anche dal connazionale Jakub Krako e dal canadese Marc Marcoux. A Bertagnolli basterebbe amministrare, invece non s'accontenta e si prende pure il miglior tempo di manche. Krako e Marcoux – gli unici due in grado di precederlo nella libera – sono staccati di 5” 08 e di 7” e il trionfo è totale. L'azzurro riscatta così la delusione della combinata, non completata nonostante fosse il favorito. E sabato lo attende lo slalom speciale e anche se non si tratta della sua disciplina preferita sognare è lecito, dato l'andazzo. È realtà invece la consacrazione di quello che, risultati e carta d'identità alla mano, è ormai uno degli sciatori più forti del panorama paralimpico.
RM
Accompagnato dal solito Fabrizio Casal, Bertagnolli non si limita a vincere, domina: al termine della prima manche ha ben 3' 19 di vantaggio sullo slovacco Miroslav Haraus, già battuto nel superG. Haraus che nella seconda manche scivola giù dal podio virtuale, superato anche dal connazionale Jakub Krako e dal canadese Marc Marcoux. A Bertagnolli basterebbe amministrare, invece non s'accontenta e si prende pure il miglior tempo di manche. Krako e Marcoux – gli unici due in grado di precederlo nella libera – sono staccati di 5” 08 e di 7” e il trionfo è totale. L'azzurro riscatta così la delusione della combinata, non completata nonostante fosse il favorito. E sabato lo attende lo slalom speciale e anche se non si tratta della sua disciplina preferita sognare è lecito, dato l'andazzo. È realtà invece la consacrazione di quello che, risultati e carta d'identità alla mano, è ormai uno degli sciatori più forti del panorama paralimpico.
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