Paralimpiadi, domenica storica per l'Italia: 9 medaglie ottenute
A Tokyo gli azzurri conquistano 9 medaglie con 3 ori, 3 argenti e 3 bronzi. Primi posti nel nuoto per Barlaam, Trimi e staffetta 4x100 femminile mentre il fioretto a squadre con Bebe Vio è secondo alle spalle della Cina. L'Italia sale a quota 27 medaglie.
E' una domenica storica per l'Italia alle Paralimpiadi di Tokyo. Gli azzurri conquistano ben 9 medaglie in un giorno, perfettamente suddivise: 3 ori, 3 argenti e 3 bronzi. Le soddisfazioni maggiori – come al solito – arrivano dal nuoto dove l'Italia si conferma tra le prime quattro potenze mondiali. E i primi posti arrivano tutti dal Tokyo Acquatics Center, a partire dall'oro di Simone Barlaam nei 50 stile libero categoria S9. Per il 21enne milanese – già 7 volte campione del mondo ed 8 volte campione europeo – anche il nuovo record paralimpico in 24''71. A distanza di qualche minuto nuovo successo per l'Italia con Arjola Trimi nei 50 dorso S3 con il tempo di 51.34.
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L'ultima medaglia d'oro - in ordine cronologico - è quella che arriva dalla staffetta 4x100 stile libero con la squadra azzurra, formata da Xenia Francesca Palazzo, Vittoria Bianco, Giulia Terzi e Alessia Scortechini, che ha approfittato della squalifica degli Stati Uniti per festeggiare la nona medaglia domenicale, addirittura la 20^ nel nuoto. Le altre sono i due argenti delle “due” Giulia – Ghiretti nei 100 rana SB4 e Terzi nei 400 stile S7 – e il bronzo di Carlotta Gilli nei 50 stile libero categoria S13. Per la 20enne di Torino è la quarta medaglia in altrettante gare, alle sue prime Paralimpiadi.
Non solo nuoto, però. L'Italia festeggia e sale sul podio in altre 3 discipline: la scherma è d'argento grazie al fioretto a squadre femminile con Bebe Vio, Mogos e Trigilia sconfitte solo in finale dalla favorita Cina mentre Judo e Triathlon sono di bronzo: prima Carolina Costa ha battuto l'ucraina Harnyk con un ippon, poi Giovanni Achenza ha coronato il suo sogno con il terzo posto conquistato a 50 anni. 750 metri di nuoto, 20 chilometri in bicicletta e 5 chilometri di corsa: questi atleti sono veramente “speciali” e capaci di straordinarie imprese.
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