Paralimpiadi, a PyeongChang numeri da record. Italia salvata da Bertagnolli
In primis sul piano partecipativo e competitivo: 567 atleti di 49 delegazioni – un record – 26 delegazioni a medaglia – altro record – e ben 20 in grado di conquistare l'oro, altro record ancora. 4 le nazioni salite per la prima volta sul gradino più alto, ossia Cina, Croazia, Corea del Sud e Kazakistan.
Ma al di là dell'aspetto sportivo, PyeongChang 2018 è stata un successo anche in termini mediatici: 629 i media accreditati – il 15% in più rispetto a Sochi 2014 – e diritti di trasmissione acquistati da 47 emittenti in oltre 100 Paesi. E i numeri soni strabilianti anche per quel che riguarda le visualizzazioni sui social e le presenze dal vivo: venduti 343mila biglietti, circa il doppio rispetto a Torino 2006 e, in generale, altra cifra da primato.
Tornando a parlare di sport, a PyeongChang hanno trionfato gli Stati Uniti: 36 medaglie su 80 – 12 in più del Canada – e 13 ori. Sul podio anche gli Atleti Paralimpici Neutrali – ossia la Russia – e lo stesso Canada: entrambe le squadre hanno 8 ori, Mosca però ha più argenti e si prende l'argento pure nel medagliere.
A salvare l'Italia, che veniva dallo 0 assoluto di Sochi, è stata la consacrazione dello sciatore ipovedente Giacomo Bertagnolli, vincitore di 4 delle 5 medaglie azzurre. Per il 19enne – accompagnato da Fabrizio Casal – un bronzo in discesa libera, un argento in superG e 2 ori in gigante e speciale. L'argento di Manuel Pozzerle nello snowboardcross completa un bottino da 12° posto, quantitativamente scarsino ma qualitativamente – grazie alla doppietta di Bertagnolli – valido, per i nostri standard: in termini di ori si è fatto meglio solo coi 3 di Innsbruck '88, Nagano '98 e Salt Lake City 2002.
RM