Parte l'European Sports Championship: 7 Europei fusi in uno
Da “lo sport unisce” a “lo sport si unisce” è un attimo, e nel caro vecchio continente allora sotto con gli European Sports Championships. Una sorta di cooperativa di Campionati Europei di sette discipline già esistenti fusi in una sola manifestazione, in programma dal 2 al 12 agosto. La nazione che prende complessivamente più medaglie si prende la grande coppa in palio. Le “regine” sono atletica e sport acquatici (nuoto, tuffi, sincronizzato e fondo). Poi ci sono ciclismo (strada, pista, mountain bike e Bmx), cannottaggio, ginnastica artistica, triathlon e golf, per un totale di 4500 atleti in gara. Ombelico del tutto Glasgow che ospita tutti gli eventi tranne l'atletica, in scena allo Stadio Olimpico di Berlino, e i tuffi, per i quali c'è la piscina di Edimburgo. La partenza odierna è all'insegna del relax: si comincia con canottaggio, ciclismo su pista e ginnastica artistica, ma per ora nessuna medaglia in ballo. Concentrare in un'unica sede e negli stessi giorni varie rassegne continentali per dar loro maggiore visibilità e ridurre le spese gravanti sulle singole federazioni, questi gli obiettivi degli ESC. Una mini-Olimpiade fortemente voluta dall'EBU – l'ente televisivo europeo – che prevede, per gli 11 giorni di gare, un'audience oscillante tra gli 850 milioni e il miliardo di spettatori. Per contro, il rischio è quello di avere un paio di sport dominanti – atletica e nuoto – che oscurano gli altri, vanificando il tutto. Una sorta di puntata zero guardata con molto interesse soprattutto dal Coni, visto che l'edizione 2022 sarà ospitata da Roma.
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