Sassari a valanga, Pesaro si arrende

Non era la serata giusta per andare a Cagliari, e potremmo in qualche modo risolverla così. La prima volta senza Meo Sacchetti dopo 6 anni e mezzo, il Banco è un po' come fosse guidato dal pubblico che con cori e striscioni ricorda l'allenatore dei record. In tribuna c'è anche Marco Calvani che da oggi allena la squadra e che certo ieri sera non avrà capito molto del perchè di un cambio. Pesaro ha il capo chino e la faccia da sconfitta, travolta da tutto quello che succedeva attorno e che in campo si è tradotto in un'esondazione sarda dal secondo quarto in poi. Dopo l'intervallo lungo il Banco gioca sul velluto e allunga il passo, Logan si inventa un 5/5 da tre che di questi tempi è quasi clamoroso. E quindi è bastato abbassare un attimo le percentuali e per la Vuelle la partita è finita. Mai stata un'inversione, mai una reazione anche per contro va segnalata la continuità di Sassari. Il tallone d'achille, la freccia avvelenata che ha colpito Meo Sacchetti diventa per una sera, una strana sera arma letale. Applausi per tutti, soprattutto per Brian Sacchetti. I fantasmi sono forse scacciati, il ciclo dichiarato chiuso dal Presidente pronto a riaprirsi. Da oggi tocca a coach Calvani, mentre Pesaro è ultima seppure con Torino e Bologna.

RC

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