Pesaro-Trento, Paolini: "Inizio soft e finale tosto, due punti importanti"
Vincere con un Austin Daye non eccelso dal campo (19% con soli quattro canestri realizzati) è certo indicativo di una formazione in salute, detto che a spaccare l'incontro sono proprio due liberi e una tripla del texano, che spezza l'empasse durata 38 minuti. "Considero sempre la squadra, al cui interno c'è qualcuno che può giocare meglio o peggio; è chiaro che Austin Daye è una delle nostre punte di diamante, specie a livello offensivo, però dobbiamo sempre giocare di squadra, in attacco come in difesa. Oggi (ieri, ndr) ci siamo riusciti, sopperendo alla mancanza di ottime percentuali di Austin: questo non è un problema, l'importante è vincere".
Una partita che è sempre corsa sul filo dell'equilibrio e - assicura Maurizio Boscaglia - "si è decisa in tre o quattro minuti; un incontro estremamente equilibrato e dall'andamento speculare a livello percentuale. Mai come oggi (ieri, ndr) i numeri sono relativi: la voce statistica importante di questa partita è quella relativa alle palle perse: 21. Sono troppe e hanno fatto la differenza, insieme all'aver concesso a Pesaro troppi palloni aperti e scarichi puliti sull'esterno su azioni statiche. Se non miglioriamo queste situazioni difensive, sarà complesso convertirle in palle rubate, rimbalzi e contropiede".
Nel video le interviste ai coach Riccardo Paolini e Maurizio Boscaglia
LP