Pistorius, gli ultimi colpi di accusa e difesa

Tre anni ai domiciliari e sedici ore al mese di servizi sociali. Pistorius ascolta la proposta di un operatore del Dipartimento carcerario di Pretoria che motiva con il fatto che l'atleta paralimpico condannato per omicidio colposo della fidanzata si mostra collaborativo e che i servizi possono migliorarlo. Il Giudice è chiamato a decidere se concedere a Pistorius questa possibilità o se confermare la condanna con espiazione della pena in carcere. Infuriato il P.M. che sottolinea come se questa proposta fosse accolta per Pistorius ci sarebbe anche la possibilità di allenarsi, in sostanza a suo dire di non pagare alcun prezzo per un omicidio. La difesa punta ad evitare il carcere e porta a sostegno della tesi tutta una serie di progetti umanitari ai quali Pistorius ha partecipato come testimonial. Oggi la difesa porta l'ultimo teste quindi toccherà all'accusa che presenta la testimonianza della madre di Reeva e il fuoco d'artificio finale. Samantha Taylor ex fidanzata di Pistorius che ha appena pubblicato un libro sull'instabilità emotiva dell'atleta.

r.c.

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