Il più atteso non tradisce e domina la seconda tappa del Giro di Catalogna. Tadej Pogacar è il signore delle cime e costruisce il suo capolavoro a 7 km dall'arrivo quando incurante di pioggia e nebbia se ne è andato insalutato ospite infliggendo distacchi importanti alla concorrenza. Mai in discussione il dominio del capitano della UAE Emirates, già terzo alla Sanremo in questo avvio di stagione, che ha prenotato la vittoria finale qui al Catalogna, gara tra l'altro affrontata esclusivamente come step di avvicinamento al primo vero appuntamento clou, il Giro d'Italia.
La fuga che ha caratterizzato la prima parte della giornata è stata promossa da Jimmy Janssens che si è trascinato Colleoni, Fernández, e un altro gruppetto di temerari che è riuscito ad avere un vantaggio fino a due minuti, mentre dietro il gruppo ha cominciato ai 40 chilometri le manovre per rientrare. Mentre la fuga perdeva forza e gli attaccanti cominciavano via via ad arrendersi, Jassens ha provato ad aprirsi un varco per il contropiede. Niente da fare: raggiunto sotto il diluvio, ha solo potuto ammirare le prime pedalate di Pogacar prima di essere fagocitato dal plotone. Oggi terza tappa, ancora tanta montagna, ancora lo sloveno unico chiaro favorito.