CICLISMO

Pogacar senza rivali, è suo anche il Mondiale

Pogacar senza rivali, è suo anche il Mondiale.

Viene da un altro pianeta per fare un altro sport. E così dopo Giro e Tour, Tadej Pogacar fa suo anche il mondiale regalando lo storico primo oro alla Slovenia. Lo sloveno trasforma la prova iridata in linea di Zurigo in una specie di cronometro e piomba sul traguardo con oltre mezzo minuto di vantaggio su un grande Ben O'Connor (Australia), mentre la volata per il bronzo va all'Olanda grazie alla zampata di Mathieu Van der Poel. L'azione di Pogacar comincia quando mancano 100 chilometri all'arrivo la metà dei quali percorsi in tandem con Sivakov, tra le altre cose compagno di squadra alla Emirates. L'ultimo a scortare da vicino il campione, che a 51 dal traguardo si è messo in proprio. All'ultimo giro lo sloveno si presenta da solo senza tradire né stanchezza, né incertezza alcuna. E' un assolo, una passerella, una promenade iridata che sottolinea l'inadeguatezza di una concorrenza tra il battuto e l'umiliato. Si salva il brillante O'Connor, si salva Van Der Poel, non Evenepoel mai nel vivo della corsa e vero sconfitto di questo mondiale. Azzurro tenebra nella prova in linea, il primo italiano è Giulio Ciccone venticinquesimo a 6'36'' dal re.

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