Impegnativa, ricca di salite, con un tracciato che strizza l'occhio agli scalatori con 13 tappe di montagna e 9 arrivi in salita. Questa la Vuelta a Espana 2024, che si aprirà e si chiuderà con una cronometro, in una capitale europea: il via il 17 agosto oltre confine, a Lisbona, e traguardo definitivo a Madrid, l'8 settembre. Niente passerella conclusiva dunque, la maglia rossa sarà in ballo fino alla tappa n°21.
Le prime tre si disputeranno in Portogallo, la corsa contro le lancette di cui s'è detto e altre due giornate più movimentate, adatte ai fuggitivi o ai velocisti più resistenti. Con l'ingresso in Spagna ecco subito un po' di montagna col Pico Villuercas e, a conclusione della settimana, una Motril-Granada senza pianura.
Sarà però sul finire della seconda che inizierà a farsi dura, con gli arrivi in salita del Puerto de Ancares e del Cuitu Negru. Quindi, dopo il secondo giorno di riposo, la tappa più importante, la n° 16 da Luanco ai Lagos de Covadonga, 181 km con finale sulle impervie salite asturiane. Infine, nelle tappe 19 e 20, i traguardi in quota dell'Alto de Moncalvillo e, soprattutto, del Picon Blanco, in una giornata da 4mila metri di dislivello con 188 km e 6 GPM, ultima fatica in verticale prima della crono decisiva.