Presentato il nuovo Giro d'Italia

Presentato il nuovo Giro d'Italia.
Pampeago e poi Cortina, il Giau, il Mortirolo e lo Stelvio. Sarebbe un Giro nel segno della tradizione non fosse che la pennellata di una partenza in Danimarca boccia la tesi e apre anche qualche interrogativo. Ma Giro di che? Dei record, forse. Perché il via da Herning vuol dire anche lo start più a nord della storia. La corsa rosa dal 5 al 27 maggio è fascino e novità “la più bella del mondo” chiosava Contador con gli organizzatori che spalancavano il sorriso della festa. Ma complimenti a parte lo spagnolo difficilmente sarà al via. Il tetto del Giro è lo Stelvio sui tornanti del quale sono state scritte pagine indelebili di ciclismo sudato e traspirato. Riaffiora in superficie l’impresa di Coppi e fa paura solo il pensiero di attaccare questa salita avendo nelle gambe il Mortirolo, altro muro da pelle d’oca spianato in tempi più recenti dalla classe maledetta di Marco Pantani. Durante la presentazione il nuovo direttore del Giro Michele Acquarone ha ricordato Wouter Weylandt, il corridore belga morto durante l’ultima edizione della corsa in seguito alla terribile caduta in discesa. In sua memoria gli organizzatori hanno ritirato il numero 108.

Roberto Chiesa

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