I primi 80 anni dell'Olimpia, tra leggende e Hall of Fame

Un futuro meno difficile del recente passato” – è quello che si augura il patron dell'Olimpia Milano Giorgio Armani, la cui era al timone della società cestistica più gloriosa e vincente d'Italia, nonché tra le storiche e blasonate Top Team d'Europa, sarà certamente ricordata per il ritorno al Tricolore a distanza di 18 anni dall'ultima volta, nel 2014, e per le celebrazioni in pompa magna dell'ottantesimo anniversario delle Scarpette Rosse.
Tutto il Mediolanum Forum a cantare l'Inno di Mameli nell'intervallo di Milano-Torino, poi palco e microfono ad una delle leggende dell'Olimpia, Dan Peterson, coach per antonomasia di Milano e conduttore d'eccezione per una sera.
Due mostri sacri come Dino Meneghin e Arthur Kenney, che “una volta provavano a fare a botte senza riuscirci – commenta col sorriso l'ex Presidente della Federbasket – e oggi possono sfidarsi davanti a un bicchiere di vino”, per aprire la serata dell'Olimpia.
Non mancava nessuno, dai grandi coach che hanno fatto la storia come Rubini e Gamba, oltre che ai sempiterni Rocca, Ferracini, Gallinari senior, Pittis e lui – il presidente del Grande Slam – Gianmario Gabetti. Ora come allora i vertici societari puntano in alto, perchè l'Olimpia è fatta per starci, auspicando di tornare presto ai fasti di un tempo. La strada imboccata, per ora, sembra quella giusta per riuscirci.

Nel servizio l'intervista al patron Giorgio Armani.

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