Il pokerissimo, il Cesena, lo serve nel pomeriggio soleggiato dello Zini. Con il derby nelle gambe e nella testa, la squadra di Castori rischia più del dovuto e arpiona a tempo scaduto tre punti di platino, ormai insperati, ma non di certo immeritati. Cremonese davanti dopo 20 minuti. Ferreira Pinto e Biserni non si capiscono sulla marcatura di Garzon: controllo e movimento alla Parola che fa secco Turci, applaudito grande ex. Il Cesena bofonchia un calcio piacevole, ma slow motion: la Cremonese è lo spot del 'vorrei ma non posso'. Prima dell’intervallo Morabito trova i piedi di Turci, Bernacci sciupa l’incredibile e Dall’Igna risulta più reattivo dell’anestetizzato Papa Waigo. Ripresa ed è subito pari. Bernacci lavora una bella palla e serve un assist alla spaccata brasiliano di Ferreira (in calo, ma pur sempre decisivo). Sembra un pari con il Cesena che controlla e la Cremonese che si smana. Ma il colpo di biliardo di Carparelli corregge un pomeriggio da pareggio e vai poi a capire se il Cesena ha birra a sufficienza per risalire. Bracaletti per Ferreira, Ferrini e Piccoli per Biserni e il Papa. Insomma, nuova energia e nuova vita. Bracaletti firma il primo telegramma dalla B, riscoprendo il gusto di una rete che mancava da un po’. C’è baruffa nell’area, un paio di gialli a calmare gli ardori e un pari che infondo va bene di qua e di là. E poi il recupero e Salvetti. Angolo e tacco magico del capitano con Bernacci che si butta a corpo morto su una palla troppo bella per essere vera. 12 punti nelle ultime 4 partite. I rischi ci sono ancora, ma sono legati alle vertigini.
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