Reggio, la finale ad un passo: 86-78 su Avellino

La finale è più vicina per Reggio Emilia, cui basterà un successo – uno – al PalaDelMauro per staccare il biglietto per la sua seconda finale scudetto consecutiva e generale.
Al PalaBigi c'è da registrare un'altra buona partenza della Sidigas Avellino, già sul +8 (14-6) dopo cinque minuti e il canestro di Riccardo Cervi, insieme a Buva miglior marcatore di serata fronte irpino. Sacripanti l'ha letta così, prediligendo il pitturato al perimetro; conseguenza: pochi tiri e – rispetto alle medie stagionali – pochi punti per Ragland e Nunnally, 28 in due.
Il vantaggio ospite di cui si è detto è colmato alla fine del parziale, quando i liberi di Pini permettono alla Sidigas di chiudere avanti di uno. Un altro mini parziale che issa Avellino fino al +7 è rapidamente ricucito dai vari Polonara, Aradori e Della Valle, che insieme a Golubovic permettono alla Grissin Bon si ribaltare il risultato fino al 41-34, frutto di una run di 10-0.
Ancora una volta però si va al riposo sul minimo vantaggio, grazie a 4 punti e un assist di Buva, tutti in serie.
Si va a braccetto per altri nove minuti, fin quando la bomba di Derek Needham apre al parziale di 11-3 che spedisce la Pallacanestro Reggiana a condurre sul 66-58. Non perderanno più le redini dell'incontro, gli uomini di Menetti, bravi a gestire un vantaggio che lievita anche fino al +12 firmato Lavrinovic.
Nel finale di 86-78 Kaukenas ne mette 6 di fila per i suoi, dimostrando come tutto il roster emiliano sia rodato e temibile: sono in cinque in doppia cifra, due ci vanno molto vicino. Questa è la miglior indicazione che Massimiliano Menetti può ricavare da questa partita: i suoi giocano di squadra e i titoli – generalmente – si vincono così.

LP

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