Dietro al malore per il quale Riccò ha rischiato la vita ci sarebbe il nemico di sempre, il doping. Il corridore già squalificato per 20 mesi per la positività all’Epo riscontrata durante il Tour de France del 2008, ora rischia la radiazione. Lo si è appreso nel pomeriggio con il ciclista ancora ricoverato nel reparto di Neurorianimazione dell’Ospedale di Baggiovara nel modenese, quando il Procuratore della Repubblica di Modena Vito Zincani ha aperto un’inchiesta per accertare le cause del malore che ha colpito il corridore dopo l’ultimo allenamento. All’origine del blocco renale ci sarebbe un’emotrasfusione che il ciclista avrebbe ammesso di essersi autopraticato utilizzando il proprio sangue conservato in frigorifero. Probabilmente non in condizioni idonee. Sulla base di queste notizie la procura antidoping del Coni ha aperto un fascicolo di provvedimento disciplinare. Saranno le perizie mediche ed ematologiche a stabilire invece eventuali ipotesi di reato. Per la Giustizia Ordinaria al momento Riccò non è iscritto al registro degli indagati.
Roberto Chiesa
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