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Rimini 1912-Luco Canistro 2-2

5 set 2010
Rimini 1912-Luco Canistro 2-2
Tempo di capire le prime cose della nuova realtà, ad esempio che il Luco Canistro ha la maglia blu, che proprio il Luco tira il primo scherzo. Chicco prende palla e scarica centralmente dove Pazzini dovrebbe esserci ed invece non c’è. Comincia con un pugno allo stomaco il campionato di un Rimini sorretto quasi di peso da oltre 1400 tifosi. Un entusiasmo che fa onore alla città schiaffeggiata in estate dalla morte annunciata del vecchio Rimini. Comunque il nuovo ha personalità. Tiene la palla e gioca, crea e conclude meno di quello che dovrebbe. Ma tiene il pedale premuto sul gas e sembra che il pari debba tardare pochi minuti. Proteste a metà tempo: Olcese e Pomponi si abbracciano, il centravanti biancorosso rimedia solo una sanzione per simulazione.
Ripresa con lo stampino. La difesa si addormenta sulla punizione veloce, Di Genova tocca di quel tanto da mandare all’inferno il Rimini. E adesso il rischio di mollare è alto, si sente qualche fischio, ma sono bravi quelli di D’Angelo a credere nel risultato. Santucci va dentro e da peso all’attacco, Olcese in mischia riporta in partita un Rimini che adesso spinge con il sangue agli occhi. Olcese che si libera al tiro ma conclude centralmente è il preludio al pari che arriva, sospirato e meritato al minuto 26. La palla filtra dalle parti di Baldazzi che bagna l’esordio con il gol del 2-2. Lo stesso attaccante avrebbe anche la palla del colpo grosso, sarebbe venuto giù lo stadio.

Roberto Chiesa

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