Rimini in B chiama a rapporto la città

Mercato, stadio, assetto societario e pay tv. In forma dopo un piccolo intervento che lo ha costretto ai box per un po’, il presidente Bellavista prepara a tavolino la serie B. Promette un Rimini competitivo, ma chiede aiuto alla città. Una buona squadra è una bella vetrina per tutti, chissà se l’imprenditoria locale sente un po’ di prurito alle mani. Sogna Bogdani e Cristian Bucchi, ammette che sarà difficile trattenere Muslimovic (che per il rinnovo ha sparato una cifra fuori mercato), ma Leo Acori avrà a grandi linee il Rimini che chiede. Cinque giocatori di categoria precisa il tecnico, due difensori (un centrale e uno sinistro), due centrocampisti (un'ala destra e un mediano se il Messina si riprendesse Russo) una punta perché Docente resterà a fare la riserva. Del gruppo storico parte solo Federici già rientrato a Reggio. La grande avventura parte l’11 luglio con il ritiro, la Rimini calcio avrà in Giorgio Drudi il nuovo responsabile amministrativo. Confermato lo staff tecnico. Il patron Bellavista ha poi reso noto di non aver concluso ancora alcun contratto con la Pay Tv. D’accordo con le altre società, la serie B venderà a Sky collettivamente i diritti per ricavare una cifra attorno ai 500.000 euro per club. Aumenti contenuti nel prezzo dei biglietti specie nei settori popolari, gli abbonati vedranno gratis 5 partite. Dalle tribune del vecchio Neri. I lavori infatti consentiranno di ampliare gradinata e settore ospiti per arrivare ai 10.000 posti di capienza necessari ad ottenere il nulla osta dalla lega. Solo per amichevoli estive e Coppa Italia, quindi, il Rimini sarà costretto ad emigrare.

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