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Per il Rimini momento nero, l'incubo playout all'orizzonte

5 apr 2009
La disfatta di Trieste riporta alla mente la clamorosa sconfitta di Ancona, anche se questa volta il direttore di gara ci ha messo molto di suo.
Tre calci di rigore, due espulsioni e alcune decisioni a dir poco discutibili hanno inevitabilmente inciso sull’andamento della partita, anche se questo non deve rappresentare un alibi per una squadra apparsa fin troppo nervosa.
Troppe le ingenuità, troppi gli errori, per un Rimini che probabilmente solo qualche settimana fa pensava di essere fuori dalla zona calda ed invece ora per guadagnarsi la sospirata salvezza dovrà lottare fino all’ultima giornata.
Il primo crocevia della stagione arriverà nel turno pre-pasquale di venerdì, quando al Neri sarà di scena la Salernitana, che ha di nuovo esonerato Castori e richiamato Brini dopo il pareggio interno con il Treviso.
Un Rimini che dovrà fare di necessità virtù, dovendo rinunciare praticamente a gran parte della difesa, con Catacchini e Pugliesi squalificati, Vitiello e Regonesi infortunati, mentre saranno da valutare le condizioni di Bravo e Sottil.
La società ha deciso di portare la squadra in ritiro ma il presidente Benedettini ha subito voluto chiarire: “non è un provvedimento punitivo, dobbiamo solo ritrovare fiducia e preparare al meglio una partita fondamentale”.
Rincara la dose capitan Ricchiuti: “Noi calciatori siamo i responsabili di questa sconfitta e noi dobbiamo tirarci fuori. Spero solo che i tifosi ci restino vicini – ha aggiunto il capitano - venerdì ci sarà bisogno del loro incitamento. Serve assolutamente una vittoria, altrimenti saranno guai”.

Palmiro Faetanini

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