Rio addio
In ogni caso Rio si chiude non tanto bene per San Marino che comunque ha mostrato con dignità la bandiera. Speranze deluse ma le speranze sono sempre una scommessa. L'importante è che il seme gettato dagli atleti sammarinesi continui. Serve sacrificio per fare sport a livello olimpico, servono rinunce quotidiane e lo sanno bene tutti gli atleti. Non tutti i giovani sono disponibili a questo e quindi dove già i numeri sono penalizzanti, diventa sempre più difficile trovare campioni. Eccellenze riconosciute ormai San Marino ne ha a cominciare dal tiro a volo ma non solo. I giovani campioni come Eugenio Rossi sanno scusarsi con se stessi e con gli altri, segno che Rio diventa un nuovo punto di partenza e non la fine di un percorso mentre le lacrime delle Perilli o di Federica Pellegrini raccontano le persone che ci sono dentro le tute.
Le medaglie italiane ci sono e sono tante. Buon segno. L'Italia occupa un posto importante nel medagliere internazionale nonostante sia ormai un mondo cannibalizzato dal calcio - business che di sport ormai ha ben poco. Giustamente i campioni italiani di tiro a segno sfottevano a Rio i giornalisti dicendo che si ricordano di loro ogni quattro anni.
Infine le Olimpiadi dei diversamente vestiti, della paura di attentati che i testimoni dicono essere quasi palpabile, delle favelas indifferenti ma anche di Rachele Bruni che dedica la sua medaglia alla sua famiglia e alla compagna di vita Diletta, scheggiando ancora una volta il vecchio muro della ipocrisia e dell'omertà dove non è lecito dire certe cose, non è consentito vivere ció che si è.
È stata anche la prima volta che la Radiotelevisione di Stato sammarinese è stata accreditata ai Giochi. La redazione sportiva sia da Rio che da San Marino, in TV e sul web ha fatto uno straordinario lavoro a volte anche con difficoltà tecniche che ovviamente da casa non si vedono (come è giusto che sia).
Grazie dunque da parte di RTV a tutti i nostri giornalisti, operatori di ripresa, di montaggio e di messa in onda per il lavoro fatto. Complimenti!
Carlo Romeo
Direttore Generale RTV