Cagnotto dulcis in fundo: chiude la carriera col bronzo. Storico Van Niekerk nei 400

La strepitosa carriera di Tania Cagnotto si chiude come meglio non potrebbe, con quella medaglia olimpica individuale – un bronzo nel tuffo da tre metri – che le era sempre sfuggita, nonostante un palmarés ricco di vittorie. Dopo le imprendibili cinesi c'è la bolzanina che regola la candese Abel con un tuffo talmente bello da far commuovere il commentatore Rai. Per la Cagnotto – che a Londra era rimasta fuori dal podio per 2 decimi – è la seconda medaglia a Rio dopo l'argento nel sincro. Applausi anche per il sudafricano Van Niekerk che vince i 400 metri in 43” 03, infrangendo il record mondiale firmato da Michael Johnson nel lontano 1999. Tornando all'Italia, la giornata brasiliana degli azzurri si apre come si era conclusa quella precedente, con un argento. Ieri l'ha regalato il quartetto della spada, travolto 45-31 in finale dalla favoritissima Francia ma comunque soddisfatto per il percorso netto che l'ha portato all'ultimo atto. Oggi invece è il turno di Rachele Bruni nel nuoto di fondo. I 10 chilometri di gara sono dominati dall'olandese Van Rouwendaal, dietro alla quale si danno bagarre l'azzurra e la francese Muller. Quest'ultima tocca per prima ma solo grazie a una scorrettezza: giusta quindi la squalifica e l'avanzamento della Bruni sul secondo gradino. In serata gareggiano per la medaglia anche Elia Viviani nel ciclismo su strada e Carlo Tacchini nella canoa C1 mille metri. Dopo l'ultima prova il veronese è primo in classifica, mentre il canoista si è preso la finale grazie a una strepitosa rimonta ed è secondo solo al ceco Fuksa. Negli sport di squadra gareggiano per i quarti di finale il Setterosa, contro la Cina, e la coppia del beach volley Lupo-Nicolai, di scena contro la Russia. Ancora fase a gironi invece per l'Italvolley maschile contro il Canada.

RM

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