Una vicenda sulla quale occorre fare chiarezza. Le analisi dell'atleta non sono mai risultate errate, al limite può esserci stato un errore di interpretazione. Karim Gharbi è risultato positivo alla sostanza che la Wada indica sotto la sigla S1 conosciuta come Turinabol. La Nado San Marino ha inviato il campione al Laboratorio dell'Acqua Acetosa che ha riscontrato non una,ma due positività, l'altra era dovuta al profilo steroideo. Le controanalisi hanno nuovamente accertato la prima positività al Turinabol di Gharbi, mentre la seconda è risultata negativa. La Federazione Internazionale Judo, probabilmente possiamo usare solo il condizionale, si è basata solo sulla negatività del campione B, e non ha considerato la certezza della positività sul Turinabol, poi le tardive successive verifiche hanno nuovamente bloccato tutto. La Federazione Internazionale ha riconosciuto la positività dell'atleta e ha disposto il blocco definitivo. Per Karim Gharbi e per tutto il suo entourage una tremenda seconda mazzata. Il Presidente del Nado San Marino Claudio Muccioli ha convocato per questa sera i membri della commissione antidoping per relazionare sulla vicenda. Ora si attende la comunicazione ufficiale della Federazione Judo Internazionale e soprattutto si attende di conoscere la durata della sicura squalifica dell'atleta.
L.G
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