"Non tornerò mai più sul ring". Francesco Rosi questa volta non ha dubbi, ma nella conferenza stampa tenuta a Perugia si spinge oltre, illustrando le iniziative legali, prese dopo la sconfitta prima del limite con Robert Roselia sul ring di Serravalle, incontro valido per il titolo intercontinentale dei medi. Rosi ha precisato che presentera’ domani una denuncia alla magistratura sammarinese affinche’ vengano analizzate le sostanze eventualmente presenti sui guantoni del boxeur francese. La decisione e’ stata presa dopo i risultati delle analisi compiute sui tamponi eseguiti sulla congiuntivite del pugile umbro dopo il combattimento del 20 ottobre scorso a San Marino. Accertamenti-ha precisato l’ ex campione del mondo, che hanno evidenziato tra l’ altro la presenza di canfora probabilmente derivante da un unguento che l’avversario sembra avesse avuto sul corpo. Rosi ha poi legato la decisione del ritiro definitivo dall’ attivita’ con l’ amarezza provata per il KO subito a San Marino. "Sconfitta maturata – ha detto – in maniera irregolare". Rosi ha tenuto anche a sottolineare che neppure se la controversia legale attuale dovesse portargli il titolo intercontinentale, tornerebbe sul ring. "Vorra’ dire - ha concluso - che lascero’ con il titolo in tasca". Alla conferenza stampa ha partecipato anche l’avvocato Gregorio Anastasi, che ha riferito che le analisi sui tamponi congiuntiveli ai quali Rosi si e’ sottoposto in ospedale dopo il ricovero hanno evidenziato anche la presenza di un diuretico e di una sostanza non ben identificata, ma che potrebbe avere creato uno stato semi ipnotico. Il legale ha ricordato infine che tutto l’ arredo d’ angolo del pugile transalpino e’ stato sequestrato dalla gendarmeria di San Marino.
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