“Proveremo a batterli” - recitava Brunel qualche giorno fa. Proveranno a raccogliere i cocci, chiosiamo noi dopo quella che pareva ad onor del vero una cavalcata verso il patibolo. L'Australia di questi tempi non è la migliore mai vista, ma se i Wallabies sono da sempre uno dei punti di riferimento del rugby mondiale un motivo pur ci sarà.
L'Italia ne mette 20, che di per sé non sono nemmeno pochi. I canguri, però, ne rifilano 50. Così che la sfida di Torino è risultata una disfatta vera e propria, nonostante la partenza che non ti aspetti con gli Azzurri avanti 10-0 per effetto della meta di McLean e del piede caldo di Di Bernardo. Come detto, però, la reazione australiana è stata incontenibile: sette mete consecutive e prove di terzo tempo in campo. La selezione azzurra di Jacques Brunel mette così in archivio la prima dei tre test match autunnali con la sconfitta per 50-20 nei confronti dei Wallabies.
LP
L'Italia ne mette 20, che di per sé non sono nemmeno pochi. I canguri, però, ne rifilano 50. Così che la sfida di Torino è risultata una disfatta vera e propria, nonostante la partenza che non ti aspetti con gli Azzurri avanti 10-0 per effetto della meta di McLean e del piede caldo di Di Bernardo. Come detto, però, la reazione australiana è stata incontenibile: sette mete consecutive e prove di terzo tempo in campo. La selezione azzurra di Jacques Brunel mette così in archivio la prima dei tre test match autunnali con la sconfitta per 50-20 nei confronti dei Wallabies.
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