La Russia si conferma campione del mondo
Il titolo iridato è competenza però di Russia e Spagna. I detentori, lauretasi campioni del mondo due anni fa a Marina di Ravenna, affrontano gli iberici, sempre sconfitti nelle due precedenti finali disputate, nel 2003 e 2004, sulla sabbia di Copacabana contro i padroni di casa del Brasile.
E l'epilogo, a Papeete, non è dissimile. Dopo il bel gesto tecnico di Shkarin a sbloccare il risultato, sono Romanov e Krashininnikov, con due bellissime combinazioni in rapidità, ad arrotondare il vantaggio russo. Da applausi il gol dell'1-3 spagnolo, con Llorenc a piegare le mani di Bukhlitskyi in grande stile. È però questo il canto del cigno per le Furie Rosse, che di lì alla fine non riusciranno a scardinare la difesa russa, incassando per giunta altre due reti. Evidente l'incomprensione tra Dona e Cintas nell'azione che porta al 4-1. Il gol che chiude il tabellino arriva invece grazie al piazzato di Shishin, che scatena la festa nella panchina russa, la prima formazione – escluso il Brasile, a quota dieci titoli – a laurearsi pluricampione del mondo.
Luca Pelliccioni