Il San Marino gira alla boa a 21 punti. 5 vittorie, 6 pareggi e 4 sconfitte. Meno12 rispetto alla vetta della classifica, e il Carpi ha anche una partita da recuperare. Numeri che fotografano un andamento dignitoso. Ci si poteva attendere qualcosa di più, da una squadra, che seppur molto ridimensionata, ha mantenuto un’intelaiatura di tutto rispetto. Sono troppi quei 12 punti di ritardo che potrebbero anche salire a 15. Lo scontro diretto non ha messo in evidenza una differenza così abissale. Il girone di andata dice che i Titani possono puntare diretti ai play off, ma ci vuole una decisa accelerata. Ieri, buon punto ma con diversi nodi da sciogliere. Per lunghissimi tratti della gara il San Marino ha dato l’impressione di essere impotente sotto porta. Gasparello troppo solo, Villanova e Verachi dopo una buon inizio di campionato, si sono lentamente spenti. Sono giovani e vanno attesi, potrebbero esplodere da un momento all’altro. Attenti invece a non liberarsi troppo frettolosamente del biondino Luca Pigini. Ha giocato poco, ma quando è stato chiamato in causa,ha dato l’impressione di avere sostanza. A centrocampo manca quel giocatore che può garantire esperienza nei momenti topici dell’incontro, colui in grado di dettare i ritmi e prendere in mano la squadra, fermo restando che Loiodice, Amantini, Pigini e Del Sole hanno disputato un girone d’andata sopra le righe. Ovviamene se Cesca lascerà il Titano, l’addio ormai è cosa certa, occorre centrare l’acquisto dell’attaccante da affiancare a Gasparello. In attesa dei botti di capodanno, quell’abbraccio finale certifica che il gruppo è compatto ed è in sintonia con l’allenatore, e questo per affrontare al meglio il girone di ritorno, è già un grande acquisto.
Lorenzo Giardi
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