San Marino batte Fano ma quanta sofferenza
Evani continua la sua rincorsa alla ricerca dell’identità, perché non si può pensare che sia sempre il bomber, consigliato dal direttore sportivo del Portugruaro e sempre molto vicino alle vicende sammarinesi, Alfio Pelliccioni, a risolvere le cose.
Out tutto il settore di destra, Pedruzzi in panchina per scelta tecnica, Evani ha schierato un centrocampo inedito con Francesco Baldini e Marco Testa centrali, Poletti a sinistra e Amantini dirottato sul settore di destra. Con due giocatori fuori ruolo Baldini, non è un centrocampista, e Amantini non è un esterno, il San Marino ha sofferto enormemente in quella zona. Ha funzionare è stata solo la catena di sinistra dove Pennucci e Poletti sono stati gli unici a velocizzare le manovre altrimenti lente e prevedibili.
La difesa non ha subito gol, ma di fronte c’era il Fano (un gol in 7 giornate), ciò nonostante per mantenere imbattuto Scotti c’è voluta una bandierina alzata. Grande sofferenza. La sensazione però è che con Sorbera tornato nel suo ruolo, con Tafani centrale la difesa risulta per lo meno più veloce e attiva. Il San Marino è ancora imbattuto, secondo in classifica, ma il cantiere resta aperto, troppi cambi tattici e ancora meccanismi da oliare. Certo meglio farlo da lassù, se arrivasse anche la quadratura del cerchio la Lucchese risulterebbe molto più vicina.
Lorenzo Giardi