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Il San Marino batte il Prato e si conferma terza forza del campionato

13 gen 2010
Il San Marino batte il Prato e si conferma terza forza del campionato
Il San Marino batte il Prato e si conferma terza forza del campionato
Una squadra logica inverte un trend pericoloso e si riporta in scia Prato. Decide un episodio favorevole ai biancoazzurri a dieci minuti dalla fine. Il gol di Massaro appena entrato ha un colpevole: il secondo portiere del Prato Pazzagli non è stilisticamente perfetto, Massaro lo inchioda. Davide Poletti mette il timbro e titoli di coda per una vittoria che mancava da quasi due mesi. Meglio il Prato nei primi 45 minuti. L’ottimo De Agostini figlio d’arte, uno dei migliori terzini sinistri del torneo, pennella per Max Vieri; torsione perfetta la traversa non rende merito alla bella azione costruita dai toscani. Amantini, uno dei migliori, mette in movimento Poletti, traversone teso e preciso, all’appuntamento non si fanno trovare Gasparello e Furlan. Numero dell’ormai ex centravanti del San Marino intorno al 20’. La sua girata improvvisa termina fuori di poco. Ci prova anche Baldini dalla distanza; Pazzagli è attento. Palla gol Prato poco dopo è sempre De Agostini a creare scompiglio: sinistro fuori di un soffio. Autentico miracolo di Pazzagli al minuto 35. Sull’angolo di Grassi colpo di testa a botta sicura di Baldini: il portiere risponde alla grande. Ripresa alla camomilla, fino a quando Evani non decide di osare. Dentro Massaro, si passa ad un 4-2-3-1 che disorienta il Prato e il suo portiere che la combina al 35’. Massaro non perdona. Il San Marino sa sempre come tenere i suoi tifosi in apprensione e sbanda due volte senza però capitolare nel giro di due minuti: Fogaroli prima lascia partire uno scud che si schianta contro i cartelloni pubblicitari, poi chiede il rigore sull’uscita di Scotti. Gli sgoccioli di tempo sono tutti del Titano con il Prato ormai steso: Gasparello rischia di lasciare con un altro bel ricordo, il gol resta un illusione ottica. Poi Massaro tenta il bis ma non riesce. E’ invece Poletti a chiudere conti e a scacciare nuvole nere che si erano addensate sul San Marino.

Lorenzo Giardi

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