Al tecnico del San Marino Massimo Morgia i primati parziali non interessano, dietro quei baffi però traspare una soddisfazione più che legittima. I biancoazzurri dopo 2 mesi di campionato sono lassù dove si respira ossigeno a pieni polmoni, la squadra sotto il profilo del gioco ha stritolato quasi tutti gli avversari fino ad ora incontrati, ma come spesso accade anche ai grandi tenori, ha steccato in alcuni momenti, dando però sempre l’impressione di sbagliare più per demeriti propri che per meriti altrui. La rosa è indubbiamente quanto di meglio c’è in C2, ma nel calcio questo spesso non basta, servono motivazioni, stimoli cosa che purtroppo ancora l’ambiente non riesce a dare, e allora ecco la mano del tecnico e del suo staff. Dopo lo scivolone con la Sangiovannese, qualcosa nella testa dei giocatori è cambiato, anche lo stesso tecnico si è reso conto che era necessario stemperare gli animi. Morgia lo ha saputo fare, ma non solo ha saputo anche cambiare gli uomini, spazio dunque all’ottimo Suprani preferito al macchinoso Fortini, con lo spostamento al centro della difesa di capitan Battisti che in quel ruolo è quasi insuperabile, inoltre massima fiducia a Gian Luca Procopio e Simone Berardi, giocatori generosi, dai polmoni grandi così. Il resto lo fa chi con il pallone tra i piedi ha un dialogo continuo, Mauro, Pagano e Pietranera garantiscono ampiamente sotto il profilo della qualità. Con questo assetto il San Marino può andare davvero lontano.
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