Cominciare dai lati positivi è più semplice e più breve, la sconfitta in termini numerici non fa perdere terreno al San Marino che rimane a – 8 dalla vetta e a soli due punti dai play off. Ma se davanti frenano, dietro accorciano, i biancoazzurri si trovano a sole 3 lunghezze anche dai play out. Ma quello che preoccupa è la prestazione. Il San Marino visto a Carrara è una squadra spenta, poco determinata, senza carattere. Sono bastati due ragazzini in erba come Salvatore Aurelio, classe 1986 e Matteo Pero Nullo, classe 85, a far saltare i tanto sbandierati meccanismi difensivi.
In 90 minuti, contro una squadra che non aveva ancora vinto in campionato, il primo vero pericolo per il portiere è arrivato al 32' della ripresa. Troppo poco. Non si può far passare l’espulsione di Simone Berardi, forse affrettata, come alibi. L’inferiorità numerica doveva e poteva diventare uno sprone per una formazione che, questa la sensazione, non ha reagito.
In 90 minuti, contro una squadra che non aveva ancora vinto in campionato, il primo vero pericolo per il portiere è arrivato al 32' della ripresa. Troppo poco. Non si può far passare l’espulsione di Simone Berardi, forse affrettata, come alibi. L’inferiorità numerica doveva e poteva diventare uno sprone per una formazione che, questa la sensazione, non ha reagito.
Riproduzione riservata ©