Gli scricchiolii si sentono forti e chiari. Ora bisogna vedere se il castellino costruito da De Biagi-Lucchi-Petrone ha delle pareti solide, o se la prossima scossa tellurica farà crollare tutto. I segnali sono inquietanti e ci sono tutti: una squadra che in questo momento non gioca, crea poco e quel poco che crea lo sbaglia. Non c’è serenità e non sarà facile ritrovarla a pochi giorni dall’apertura del mercato con diversi giocatori, probabilmente, più concentrati sulle sirene, che sul campo. Una grande società deve fare solo una cosa: quadrato intorno al gruppo, proteggere la sua creatura cercando la chiave giusta per far uscire il Titano da una crisi che rischia di diventare irreversibile, se a decidere gli equilibri è Alessandro Cesca. Petrone deve fare di tutto per cambiare lo schema “palla avanti e ci pensa Cesca”. Occorre trovare l’alternativa, anche sul mercato. Ora attendiamo le decisioni del giudice sportivo che potrebbe squalificare il capitano per alcune giornate, dopodichè la società prenderà una decisione sul giocatore tanto decisivo, quanto controverso.
Lorenzo Giardi
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