Il Titano ha acceso i motori e si prepara al decollo. Il primo hurrà lontano dall’Olimpico porta punti, morale e convinzione. Novantacinque minuti in cui abbiamo scoperto che non basta un tiro in porta per sfondare Vivan, che la panchina non è poi così corta, che ci sono arbitri che non temono gli ambienti caldi, e che Alessandro Cesca è in grado di condizionare tutti. I suoi compagni di squadra, ad esempio, sanno che basta gettare il pallone, avanti, e prima o poi qualcosa succede. Gli avversari. Cesca li provoca, a tal punto da costringerli a commettere errori vedi l’espulsione di Calderini. Gli arbitri: il colpo di karate che assesta a Merini, più che da espulsione diretta, è da codice penale. E se l’arbitro in quel caso lo ha solo ammonito, vuol dire che anche lui è stato suggestionato dal colosso biancoazzurro. Tutto questo ancora non basta, perché dopo il goal, già ammonito, è andato a zittire e gesticolare, con il pubblico, letteralmente inferocito nei suoi confronti e anche in quel caso il Direttore di Gara ha chiuso gli occhi. La domanda è sempre la solita: cosa ci fa uno così in Seconda Divisione? Nella prima vittoria in trasferta non c’è solo Cesca , ma anche le scelte di Petrone hanno convinto, unite alla crescita esponenziale di alcuni elementi come Ruggeri, Di Benedetto, Loiodice, Villanova e Del Sole. Bene la difesa dove sta crescendo il feeling Fogacci–Ligi, e Vivan ha battuto un colpo. Era ora. Adesso la sosta poi tra quindici giorni la sfida con L’Aquila in casa. Nel video l'intervista ad Alessandro Cesca (Attaccante San Marino Calcio)
Lorenzo Giardi
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