Corsi e ricorsi a Fano non si vince mai. E pensare che i marchigiani hanno fatto di tutto per concedere il primo hurrà in trasferta alla squadra di Petrone. Una difesa di ‘teneroni’ ha invitato a nozze gente come Cesca e Gasparello che non sono proprio gli ultimi arrivati. Una squadra di granito avrebbe chiuso senza particolari problemi un Fano con pochissime doti tecniche e con il morale sotto i tacchi dopo l’harakiri. Mario Petrone continua a parlare di squadra giovane, ma son alibi che non tengono. Soprattutto la difesa, salita sul banco degli imputati, è tutt’altro che inesperta, se paragonata ad altre realtà come ad esempio quella del Fano. Il San Marino ha un più di un problema, o al contrario, potrebbe non avere nessun problema. Se lo sguardo è rivolto all’alta classifica, Petrone deve fare i miracoli, perché al di là di un attacco fuori categoria, mancano almeno quattro uomini per puntare in alto: il portiere, un difensore centrale, un centrocampista di spessore e anche un attaccante con caratteristiche diverse: brevilineo e veloce, uno che possa dare delle varianti al solito lancio lungo per Cesca. Se invece la squadra è questa gli otto punti in classifica: 2 vittorie, 2 pareggi e una sconfitta sono un buon bottino, facciamo gli applausi e ci accontentiamo di navigare tra sole e torbido, un limbo poco rock e molto soft.
Lorenzo Giardi
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