San Marino Calcio: l’analisi del lunedì

La Lucchese da il giro di chiave definitivo e apre la porta della prima divisione. Applausi e merito ad una squadra in testa dall’inizio della stagione che ha saputo superare indenne il momento negativo arrivato a metà del girone di ritorno. Schiantato il progetto aggancio del San Marino, una squadra che vive di episodi: se sono favorevoli vince se sono contrari perde. Rispetto agli avversari c’è una chiara supremazia tecnica e fisica, basterebbe semplicemente l’ordine tattico che invece latita. Il laboratorio sperimentale, a tre giornate dalla fine del campionato, è ancora aperto: Grassi è tornato regista davanti alla difesa; suo l’errore che da il via al primo gol della Sacilese, improvvisamente di Francesco Baldini non c’è più bisogno; Sorbera, leggermente acciaccato, va in panchina in una giornata cruciale; e l’uomo più importante per spessore e fisicità Alessandro Cazzamalli viene sostituito al 12' del secondo tempo per far posto a Gasparello. Un’insalatona mista insipida che ha favorito una squadra abbordabilissima e ridotta in 10 uomini dal terzo minuto della ripresa. 2-0 per i friulani e tutti contenti: la Sacilese è vicinissima alla salvezza, il San Marino è secondo in classifica dopo aver rischiato la retrocessione lo scorso anno, andrà ai play off nella posizione migliore, parteciperà come ospite d’onore al lancio di coriandoli del popolo rossonero domenica 2 maggio, e il suo tecnico è il profeta della rinascita biancoazzurra.

Lorenzo Giardi

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