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San Marino calcio: l’analisi del lunedì

7 dic 2009
La campanella dell’ultimo giro comincia a suonare. Domenica giro di boa con la Lucchese già certa del titolo di campione d’inverno con quelle cinque lunghezze di vantaggio mantenute su San Marino e Prato. C’è un’altra certezza che fortifica ulteriormente il feudo toscano: quella di essere uscita inerte dagli gli scontri diretti entrambi disputati fuori casa. La Lucchese nel girone di ritorno ospiterà Prato e San Marino. Se a tutto questo sommiamo che la formazione di Favarin ha straordinarie individualità che sanno anche recitare in coro, un organizzazione perfetta che si snoda armoniosa lungo tutti i reparti, un supporto prezioso di una tifoseria sopra la media per la categoria, si intuisce che c’è già l’ipoteca sulla promozione diretta. Secondo molte opinioni rossonere il San Marino avrebbe qualcosa in più del Prato ma anche,e lo si è visto bene ieri, molto meno rispetto alla Lucchese. A questo punto la società ha due alternative: la prima accontentarsi dei play off che comunque rispetto al campionato scorso sono già un ottimo risultato e un obbiettivo di stagione. La seconda: disegnare un piano aggancio muovendosi bene nel mercato di gennaio con l’acquisto di tre giocatori, uno per reparto; ossia, un difensore centrale, un centrocampista e se ci fosse l’opportunità di arrivare ad un attaccante attraverso qualche scambio.
Lucchese, per il momento lontana e degna capoclassifica, che si permette anche il lusso di mettere la museruola ai biancoazzurri: nell’ultimo quarto d’ora infatti, dopo l’episodio dei due rigori non accordati, uno per parte, si sono rassegnati al pareggio che ovviamente è andato benissimo ai rossoneri.

Lorenzo Giardi

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