Il calcio metafora della vita, che se ne frega di meriti e difficoltà e premia sempre il più forte. Il San Marino ne fa tre, passivo tremendo per un Bellaria che per 45 minuti ha messo alle corde i titani. Angelini non si limita a difendersi e la rapidità dei suoi attaccanti sembra il preludio ad una domenica corsara. Avvio equilibrato, Lugnan di testa si mangia il mondo all’alba della partita. 60 secondi di tempo e Fabbri (tra i migliori in campo) mette i brividi a Mandrelli. Ci credono gli ospiti e rischiano anche qualcosa in contropiede: Pietranera se ne va sul filo del fuorigioco, Pomini si salva miracolosamente. Vien la frenesia al San Marino che non sblocca e si impantana: Biserna di controbalzo colpisce in pieno Lauro. Rumba rivierasca: 20 minuti alla grandissima. Tosi salta su Fortini e non inquadra la porta. Un minuto prima del vantaggio gli uomini di Angelini costruiscono l’azione più bella della partita. Rossi rifinisce per Fabbri. E’ quasi gol. Il gol vero arriva subito dopo e scalda i 200 sostenitori ospiti. Bracaletti perde palla, Dall’Ara taglia il campo, Rossi crossa col contagiri, Biserna incorna mortalmente Mandrelli. La reazione dei padroni di casa non c’è. Il pari arriva, inatteso, a pochi minuti dalla fine del primo tempo. Bracaletti e Valeri si spintonano, buon per i Titani che Caristia di Siracusa veda il fallo. Il colpo di biliardo di Esposito sorprende Pomini. All’intervallo il pari è grasso che cola, nella ripresa sarà un’altra partita. Il Bellaria ha speso tutto. Le energie si mischiano al nervoso per il pari, la capolista mette in ordine le idee e riparte a testa bassa. Al 6’ Pomini salva alla disperata su Bracaletti, ma tre minuti più tardi si fa perdonare dai suoi ex tifosi. Sull’angolo rinuncia inspiegabilmente alla presa, Bracaletti non può esimersi dall’appoggiare in rete. Tutta la generosità di un Bellaria sfinito in questo arrancare di Biserna. Proteste ospiti al 27’, Castorina toccato duro in area finisce la sua giornata con ghiaccio e caviglia gonfia. Pietranera dall’altra parte mette in frigo i tre punti con un gol da conservare in videoteca. E verso sera Roncarati prende anche il palo, così tanto per gradire. Non è il San Marino di sempre, ma è campione d’inverno e in classifica aumenta ancora. Che sia davvero l’anno buono?
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