Le ultime vacche magre, almeno, qualcosa di positivo l’hanno portato. Una settimana tutta Fano e pallone, senza pericolose divagazioni fuori campo che rischiano di costare il campionato al San Marino. Dopo il mese schizofrenico nel quale tutti si occupavano di tutto, è tornato un po’ di equilibrio senza il quale i campionati non si vincono. E per questo il San Marino che affronta il Fano, pur senza Battisti e con Pietranera in dubbio perenne, è una squadra che può vincere e giocarsi il primo posto fino alla fine. Chi c’è c’è, la qualità dell’undici biancoazzurro non si discute. L’ex Morganti sogna lo sgambetto pesante, l’altro ex (Pierobon, squalificato) se la vedrà dalla tribuna. Morgia chiede una mano al Bellaria, che al Nanni ospita il Grosseto: rivieraschi in piena bagarre salvezza non certo in grado di fare sconti. Toscani che non perdono dai tempi delle calende greche. Privi dell’immarcabile Dalle Nogare, però, fanno un po’ meno paura. La concomitanza con Cesena-Rimini toglie qualche titolo a Imolese-Ravenna che giocata domenica sembra un po’ meno derby. Azzali nuota nell’abbondanza, Gadda rischia di non avere Moscelli e si tiene il dubbio cromatico sulla sinistra: gioca uno tra Castiglione e Bismark. Un Forlì a trazione anteriore all’assalto della modesta Sansovino con l’intento di sapere a quale torneo deve iscriversi di qui alla fine. Vincendo candidatura d’obbligo per i play off, perdendo meglio guardarsi le spalle e spargere un po’ di sale.
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