San Marino-Germania 0-13
La cronaca e il commento alla partita
Tutto era già scritto. Non era necessaria una sfera magica per capire quello che sarebbe successo in campo allo Stadio Olimpico. Nove amatori e due professionisti - uno dei quali giovanissimo e pur sempre il terzo portiere di una squadra di serie C - non hanno nulla in comune con una delle rose più importanti del mondo. 85 milioni di abitanti, contro 30 mila, parlare di Davide e Golia diventa un eufemismo. Lo avevano detto in conferenza stampa, i tedeschi: "Rispetteremo l’avversario, ma il nostro obiettivo è vincere, giocare bene senza risparmiarci". Detto e fatto; i Teutonici hanno spinto fino all’ultimo minuto, infliggendo la sconfitta più pesante della storia della nostra Nazionale. 13 a 0 il risultato finale, una grandinata di gol da piegare un toro. Un gap tecnico/fisico/tattico colossale. Eppure, erano partiti bene i biancoazzurri, che per almeno 28 minuti avevano in qualche modo retto il confronto, il gol di Podolski - 21 anni è già un campione affermato - arrivato all’11' non aveva scalfito la nazionale di Mazza, che ha continuato a mantenere stretti i reparti. Ballack e compagni, sospinti dai 3 mila tifosi tedeschi saliti in Repubblica, hanno cominciato a cambiare marcia intorno alla mezzora, quando sono arrivate tre reti in successione, Podolski – Klose e Ballack, perché la Germania non è venuta sul Titano a fare esperimenti. I migliori tutti in campo, rispetto al recente mondiale solo due le novità: Jansen e Manuel Friedrick. Qui San Marino si smarrisce, Andy Selva non riesce mai a far salire la squadra, ad Aldo Simoncini, alla sua prima internazionale, non si poteva chiedere di più. Prima del fischio finale del primo tempo, arrivano altre due reti: ancora i gemelli del gol Klose – Podolski. Sono passati solo 45 minuti e sono già sei.
Nella ripresa arriva anche il calo fisico, e la Germania affonda coma la lama nel burro, con altre sette reti. Commovente la scena dell’ultimo minuto, quando il portiere Lehmann viene invitato da compagni e tifosi a realizzare un rigore inesistente, concesso sul risultato di 12 a 0 e qui Bacciocchi e compagni hanno chiesto rispetto, ottenendolo. Al termine resta la bella serata di sport: oltre 5 mila spettatori e un colpo d’occhio eccezionale offerto dall’Olimpico, ma resta anche la severa punizione.