Una dopo l’altra, sono 4. Un mese da dodici punti, una vendemmia di roba buona. Il San Marino asfalta anche il Gubbio. Carruezzo non ce la fa, Tazzioli ripropone il modulo alla Spalletti con Turchetta, Evangelisti e Grassi dietro a Longobardi. E il gol arriva in un quarto d’ora. Taglio magnifico di Longobardi che detta l’assist a Grassi. Pennichella di Capone che lo tiene in gioco e San Marino avanti subito. Schiacciante la superiorità dei padroni di casa, un giro palla continuo e le verticalizzazione repentine e improvvise sono sempre o quasi sinonimo di pericolo per il Gubbio. Dopo la sberla di Capece, Evangelisti ha spazio, troppo sul portiere l’invito per il giovane Paoli titolare a sorpresa sulla mediana. Turchetta aggiusta la mira, nel giorno del suo compleanno festeggia coi tiri al volo. Florindo invece, fa proprio gol. 2-0 in tuffo sfruttando un blocco.
Prima dell’intervallo ancora Florindo, il migliore dei suoi. Sarebbe esagerato. Nella ripresa Alessandrini rivolta il Gubbio come un calzino. Via il grigio dalle facce e dalla maglie, la versione rossoblu è tutt’altra cosa. Dopo pochi secondi proteste ospiti. Affinito non fischia: sospirone collettivo in tribuna. Poi Chiarotto su punizione coglie la traversa e Tatomir va giù mentre Tazzioli urla e si infuria al cospetto di una squadra che pare averla data vinta. L’uscita terribile di Dei con Capece a rimediare sulla linea chiude il quarto d’ora di bambola. D’ora in poi ritorna il San Marino del Tazzio. Organizzato e tranquillo. E arriva anche il terzo gol: assist di Florindo a liberare un pazzesco shoot di Turchetta. Gol da spellarsi le mani. D’Aniello per Paoli, Berardi a metà campo, ma arriva il solito golletto che una squadra importate deve togliere dalla lista dei difetti. 3-1 e Gubbio in dieci perché il nervosissimo Tatomir rimedia il secondo giallo. Nel finale Meloni appena entrato potrebbe infierire ancora e non lo fa, poi il portiere Groppioni fa lo spot della C2. Cappella e miracolo tutto in uno. Domenica a Bassano, ci sarà tempo per pensarci.
Prima dell’intervallo ancora Florindo, il migliore dei suoi. Sarebbe esagerato. Nella ripresa Alessandrini rivolta il Gubbio come un calzino. Via il grigio dalle facce e dalla maglie, la versione rossoblu è tutt’altra cosa. Dopo pochi secondi proteste ospiti. Affinito non fischia: sospirone collettivo in tribuna. Poi Chiarotto su punizione coglie la traversa e Tatomir va giù mentre Tazzioli urla e si infuria al cospetto di una squadra che pare averla data vinta. L’uscita terribile di Dei con Capece a rimediare sulla linea chiude il quarto d’ora di bambola. D’ora in poi ritorna il San Marino del Tazzio. Organizzato e tranquillo. E arriva anche il terzo gol: assist di Florindo a liberare un pazzesco shoot di Turchetta. Gol da spellarsi le mani. D’Aniello per Paoli, Berardi a metà campo, ma arriva il solito golletto che una squadra importate deve togliere dalla lista dei difetti. 3-1 e Gubbio in dieci perché il nervosissimo Tatomir rimedia il secondo giallo. Nel finale Meloni appena entrato potrebbe infierire ancora e non lo fa, poi il portiere Groppioni fa lo spot della C2. Cappella e miracolo tutto in uno. Domenica a Bassano, ci sarà tempo per pensarci.
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