Fa impressione l’equilibrio che regna tra San Marino e Chieti. In 13 giornate le due formazioni hanno lo stesso identico ruolino di marcia. 20 punti. Frutto di 5 vittorie, 5 pareggi e 3 sconfitte. L’unica impercettibile differenza sta nei goal fatti: 18 per i Titani, 16 per gli abruzzesi. Anche le reti incassate sono in perfetta parità: 13. Guardandola così la gara di domani farebbe pensare che dall’olimpico possa uscire una X, risultato che servirebbe poco a tutte e due. San Marino e Chieti sono alla ricerca della precisa identità. Non si può ancora parlare di gara determinante, perché il campionato è ancora lungo, ma il risultato di domani svelerà diverse cose. Intanto ci dirà se il San Marino è ufficialmente entrato in crisi, o se il periodo nero è già alle spalle. Per battere una squadra come il Chieti ci vuole la prestazione, come ama sempre ricordare Petrone, prestazione che a Gavorrano è rimasta negli spogliatoi. La formazione anti-Chieti è obbligata anche dagli infortuni: non recuperano Ligi, De Santis e Del Sole. Davanti a Vivan, linea a 4 con Sorbera, Fogacci, Pellagatti e Ruggeri. Centrocampo che prevede il ritorno di Verachi a destra, Loiodice e Amantini centrali, Poletti a sinistra. Cesca e Gasparello tandem offensivo. Nel video l'intervista all'allenatore Mario Petrone
Lorenzo Giardi
Lorenzo Giardi
Riproduzione riservata ©